martedì 11 agosto 2009

Tardive resipiscenze

Tardive resipiscenze appaiono quelle di Paolo Guzzanti, un passato di imitatore e giornalista di Repubblica, padre dei due comici engagè Sabina e Corrado, un presente di giornalista del Giornale e (ovviamente) senatore del PDL.
Trascorsi i tempi felici della Commissione Mitrokhin, grazie alla quale il nostro ha potuto acclarare verità storiche fondamentali (Cossutta andava a Mosca!) e lanciare personaggi indimenticabili (l'agente segreto Scaramella), l'oggi del sen. Guzzanti appare più problematico. Dopo la polemica con la ministra Carfagna, in occasione della quale è stato coniato un interessante neologismo (mignottocrazia), il sen. Guzzanti si avvede dello scandalo dato dal Presidente del Consiglio, delle cui avventure erotico-sentimentali il Guzzanti sarebbe esaurientemente informato. Evidentemente impegnato nello svelare le trame del KGB il sen. Guzzanti non si è probabilmente avveduto delle caratteristiche dello schieramento politico che lo annovera tra i suoi eletti (meglio: nominati) e in particolare sulle qualità morali dell'amato leader.
Le sue recriminazioni arrivano però fuori tempo massimo e, se ci è consentito, da un pulpito poco autorevole. Too little, mr. Guzzanti, and too late.

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