mercoledì 30 aprile 2008

Bentornato, Presidente!

Un grande talento elettorale, una irripetibile capacità di raccogliere consensi al servizio della più totale incapacità di governare.
In questa frase si riassume la vicenda politica dell'amato leader Silvio Berlusconi.
Dopo aver fatto fallire, con risibili considerazioni, un piano che avrebbe rilanciato Alitalia portando nelle casse del Tesoro 125 milioni di euro e una partecipazione azionaria nel più grande vettore aereo del mondo, esordisce con la prima fregnaccia della terza Repubblica: far acquistare Alitalia dalle Ferrovie dello Stato, cioè il morto che corre in soccorso del moribondo.
Ai lavoratori della compagnia di bandiera, il mio più convinto in bocca al lupo. Ne avrete bisogno!

Bastonare il cane che affoga

Serpeggia una certa soddisfazione, a Roma.
Certo, non aiuta la compostezza del neosindaco Alemanno: sarebbe stata più gradita una adunata di camicie nere, con tanto di labaro e gagliardetto con teschio.
Tuttavia a una certa sinistra la debacle rutelliana ha fatto un enorme piacere.
Con Alemanno si è gioito al tramonto di un sistema di potere, con l'augurio che l'onda possa travolgere anche Veltroni e il PD, responsabili ultimi della sconfitta delle avanguardie operaie.
C'è molto Pavlov nella fisiologia della sinistra italiana: dopo la provvidenziale sconfitta, bastonare il cane che affoga.

mercoledì 16 aprile 2008

Come Nino

Ricollego all'attore Nino Manfredi una canzone, il cui ritornello diceva (grosso modo): "Son contento di morì, ma mi dispiace, mi dispiace di morì ma son contento".
Tale è l'atteggiamento contraddittorio nei confronti del prevedibile risultato elettorale che ha riportato in sella l'amato leader.
Non riesco a stracciarmi le vesti per avere un Parlamento nel quale manca Mastella, mancano i mille partiti e partitini il cui solo obiettivo sembrava essere la comparsata televisiva nell'ambìto "pastone politico" del Tg1.
Forse dovrei preoccuparmi per la scomparsa della sinistra. Ma quale? Quella di Bevtinotti? Quella di Diliberja (si fà chiamare così, il leader del PdCI, perché crede che sia simpatico)? Quella di Salvi e di Mussi? Quella dell'impresentabile Pecoraro?
Bisogna avere l'onestà di ammettere che forse, sotto questo punto di vista, i nostri concittadini hanno più sale in zucca di quanto gliene attribuiscano alcuni autorevoli commentatori.

sabato 12 aprile 2008

La carezza

L'intervista volgeva stancamente al termine quand'ecco che, finalmente imbeccato dal renitente intervistatore, l'amato leader ha svelato la proposta, anzi la Proposta.

L'acme della campagna elettorale, l'idea risolutrice dei tanti problemi che affliggono il nostro Paese è la progressiva abolizione (compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica) del bollo auto.

Nessuno ci aveva pensato, perchè solo agli statisti può venire in mente una idea così geniale.

Con generosità l'amato leader ha ammesso l'apporto creativo dell'on. Tremonti, circostanza che i più acuti osservatori non avevano mancato di rilevare subito.

Domani la gente potrà con contentezza tributare il giusto successo all'amato leader e ai suoi preziosi collaboratori.

Poi, tornando a casa, potrá soffermarsi a dare una carezza alla propria automobile: la carezza del Premier.