lunedì 31 marzo 2008

Commedia all'italiana

Meraviglie d'Italia: la Sicilia da operetta di Lombardo si allea con la Padania da operetta di Bossi. Il siciliano con i baffi e il riporto e il lombardo celodurista sono due maschere, due facce dell'eterna caricatura italiana.

giovedì 27 marzo 2008

Calma, virtù dei forti

Il caso Alitalia rappresenta alla perfezione lo stato delle cose nel nostro Paese. Come sono sempre andate e come sempre andranno, in saecula saeculorum.
La nostra compagnia di bandiera potrebbe in breve essere profittevole, se solo avesse come obiettivo quello di garantire il sistema dei trasporti aerei nazionali. Invece l'obiettivo è quello di pagare stipendi al maggior numero di raccomandati possibile, raccomandati da tutte le forze politiche. Illuminante è l'esempio di quel Giuseppe Bonomi, già presidente di Alitalia (in quota Lega Nord) e ora presidente di Sea che chiama in giudizio Alitalia per 1,2 miliardi di euro.
Piuttosto che discutere con i vari Epifani, Bonanni e altri (per un totale di nove sigle sindacali), il governo Prodi ha rinunciato e ha deciso di avviare una procedura che, per sfinimento, porterà Alitalia nelle mani dell'unico partner possibile: Air France.
La pazienza di Jean-Cyril Spinetta, che imperturbabile sopporta le castronerie di sindacati, politici e (sedicenti) imprenditori, sarà compensata con l'unico vero asset della compagnia: la navetta Roma-Milano.
Naturalmente a Berlusconi tutto ciò non interessa, lui di imprese non ci capisce nulla, ma se ne intende di pubblicità e di campagne elettorali e non vuole perdere consensi al nord. Dal 15 aprile in poi, svanite le cordate degli (im)prenditori italiani, la costanza di Spinetta avrà, per fortuna, la meglio.