lunedì 14 settembre 2009

Senilità

Neanche Mel Brooks avrebbe saputo architettare una sequenza come quella vista l' altra sera in parecchi tigì. Si vedeva il povero Bossi in camicia verde scaricato da una macchina alle sorgenti del Monviso. Un posto da marmotte per l' occasione usurpato dalle telecamere. La grande siccità estiva non aiutava il colpo d' occhio: prati calcinati, paesaggio lunare, manipoli di leghisti persi tra sterpi sparsi come in una poesia di Toti Scialoja. La location era surreale, l' occasione (elevazione della Sacra Ampolla consacrata al dio Eridano) esilarante, ma l' acme è stato raggiunto quando il Bossi, con un bavaglio di microfoni sotto il naso, ha dichiarato che la faccenda delle escort è una manovra della mafia contro Berlusconi. Proprio così. Ogni tanto bisognerebbe fare finta di non sapere niente di quello che ci è accaduto negli ultimi vent' anni. Guardare con occhio vergine, udire con orecchio vergine. Avremmo visto e udito questo: un signore anziano, con la camicia di un colore stranissimo, che in attesa di omaggiare un dio da lui inventato, di nome Eridano, sostiene che Cosa Nostra ha mandato a Roma un torpedone di mignotte per incastrare il suo capo. Ecco.
(Michele Serra, Repubblica — 13 settembre 2009)

giovedì 10 settembre 2009

La migliore

LA MADDALENA (OLBIA), 10 SET - ''Credo di essere di gran lunga il miglior presidente del Consiglio dei 150 anni della storia italiana'' lo ha detto il premier Silvio Berlusconi. (ANSA).

mercoledì 9 settembre 2009

Ovviamente

La televisione in Italia ha due padri. Ovviamente è morto quell'altro.
(LP su www.dagospia.com)

lunedì 7 settembre 2009

La fase due

L'attacco a un intoccabile, il direttore di Avvenire Dino Boffo, e le conseguenti dimissioni di quest'ultimo segnano l'avvio della fase due del governo dell'amato leader.
Il controllo dei mezzi di informazione è pressocchè totale, chiunque osasse opporsi o criticare attraverso i media la persona o lo stile di vita del Presidente del Consiglio sarebbe fatto oggetto di attacchi mirati attraverso gli organi di comunicazione più vicini al premier.
Le informazioni per la campagna stampa verrebbero dai mille organismi incaricati di spiare, intercettare, disinformare. Secondo il Giornale, persino la forestale ha un proprio centro di intercettazioni!
Questo temibile arsenale, in mano a un uomo che ha appena dimostrato di servirsene con disinvoltura, è in grado di condurre a miti consigli buona parte dei potenti d'Italia: imprenditori, banchieri, giornalisti, politici.
Si pensi alla rutilante campagna contro l'evasore Agnelli, destinata verosimilmente ad ammorbidire Stampa e Corriere.
Il caso Boffo è un segnale chiaro e preoccupante: nessuno può oggi pensare di opporsi all'amato leader, nessuno è al riparo dalla sua vendetta.